L’evoluzione tecnologica che il mondo intero ha vissuto negli ultimi 10 anni è stata talmente profonda da poter essere considerata come un’era a sé stante, quella della connessione e della condivisione. Niente di più vero: si pensi semplicemente a tutti gli oggetti connessi che fanno parte della nostra vita, dai PC agli smartphone, passando anche per elettrodomestici ed automobili, che ci consentono di “stare online” 24 ore su 24. Si tratta di una rivoluzione senza precedenti che tra rischi e problemi di privacy, nasconde delle potenzialità enormi che non devono essere sottovalutate.

Fonte: marketingland.com

Il fulcro centrale di questa innovazione tecnologica sono sicuramente i Big Data. Con questo termine, che ormai fa parte della nostra quotidianità, si intende “una raccolta di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, definita in termini di volume, velocità, varietà e veridicità. Per la gestione di tale mole di dati sono richieste tecnologie e metodi analitici specifici al fine di estrarre valore per supportare differenti tipi di analisi.

In anni in cui qualsiasi dispositivo connesso genera milioni e milioni di dati ogni giorno, i Big Data sono diventati di per sé fondamentali, non solo sul fronte della conservazione, bensì su quello della raccolta: è proprio dalla raccolta infatti, che derivano le maggiori potenzialità per il vostro business. Grazie a PC, smartphone e tablet, solo per fare alcuni esempi, siamo localizzabili, monitorabili e studiabili praticamente in ogni momento della nostra vita. Senza rendercene conto, siamo continuamente una fucina di dati importantissimi.

Nel campo del marketing si tratta di una delle rivoluzioni più importanti degli ultimi anni. Grazie alla raccolta di Big Data, il rapporto tra l’azienda ed il consumatore è cambiato radicalmente: non più un rapporto statico ed unidirezionale dove il comportamento del pubblico viene studiato tramite sondaggi e/o interviste, bensì una relazione alla pari dove il marketing manager offre al suo consumatore ciò che egli si aspetta, e questo grazie agli studi comportamentali derivanti dai big data.

Fonte: martechadvisor.com

Facciamo un esempio. Circa 20 anni fa, il marketing non disponeva della possibilità di interagire con il proprio pubblico di riferimento: grazie all’avvento massiccio del web, dei social, e dei dispositivi mobili connessi, il settore è cambiato radicalmente, evolvendosi in modo non indifferente. La relazione tra azienda e consumatore è oggi più sincera e precisa: con i dati infatti, molti comportamenti non possono essere ingannevoli o non sinceri. Si pensi per esempio ai dati relativi agli acquisti tramite carta di credito, alle ricerche su internet, ecc., che offrono alle aziende delle informazioni utili per la targetizzazione.

Ad oggi, piattaforme quali Google, Amazon e Facebook prima di essere dei portali di ricerca, sono dei raccoglitori di dati. Se si pensa che Facebook ha circa 2 miliardi di iscritti, si fa presto a calcolare la mole di dati raccolti. Tuttavia, non è necessario sempre e solo pensare in grande per capire le potenzialità dei Big Data: anche le piccole aziende infatti possono tranquillamente raccogliere dati, magari attraverso un App, delle carte fedeltà o un portale e-commerce.

Fonte: home.alchemetrics.co.uk

Si può perciò affermare che grazie ai Big Data, le possibilità per avere successo nel marketing aziendale sono di per sé triplicate, a patto che il responsabile sappia quali dati studiare. A questo proposito, Forbes elencava ancora l’anno scorso, i 10 modi in cui i Big Data hanno rivoluzionato il mondo del marketing e delle vendite. Scopriamoli.

  1. Le strategie di differenziazione del prezzo a livello consumatore-prodotto e l’ottimizzazione dei prezzi tramite Big Data sono potenzialmente realizzabili. Secondo McKinsey, il 75% dei ricavi derivano dalla vendita dei prodotti standard, il che vuol dire che il 30% dei prezzi imposti dalle aziende falliscono l’obiettivo, non incontrando il miglior prezzo. Attraverso i Big Data si può studiare il proprio pubblico di riferimento ed imporre così il prezzo perfetto, ossia quello che il consumatore è disposto a pagare.

  2. I Big Data stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende riescono a raggiungere una maggiore risposta da parte dei clienti ed acquisire maggiori conoscenze sul proprio pubblico. Uno studio di Forrester ha sancito che il 44% dei marketers B2B stanno usando i Big Data e analisi per migliorare la capacità di risposta di quel 36% che sta usando attivamente l’analisi ed il data mining per ottenere maggiori insights e pianificare strategie di marketing orientate alla relazione.

  3. Supportati dai Big Data e dalle tecnologie ad essi affiliate, è ora possibile incorporare l’intelligenza all’interno del marketing contestuale. Le varie piattaforme di marketing stanno crescendo velocemente grazie all’evoluzione dei consumatori, delle vendite e dei servizi: tuttavia molte di queste piattaforme non sono a tutt’oggi integrate con i dati.

  4. Forrester ha scoperto che le analisi di Big Data aumento la capacità dei marketers di andare oltre alla classica campagna promozionale e focalizzarsi su come rendere più efficaci i rapporti con i clienti. Usando i Big Data, è possibile definire le linee guida comportamentali dei consumatori ed aumentare così la costumer loyalty.

  5. L’ottimizzazione delle strategie di vendita e dei piani go-to-market attraverso analisi geolocalizzate sta iniziando ad apparire nell’industria farmaceutica. Secondo McKinsey, se queste aziende stessero più attente ad allineare le proprie strategie go-to-market con il territorio circostante, i costi verrebbero immediatamente ridotti.

  6. Il 58% dei CMO ha affermato che il SEO, il marketing, l’email marketing ed il mobile sono i settori nei quali i Big Data stanno avendo il maggior impatto in termini di risultati. Il 54% pensa che i Big Data siano essenziali per imporre una strategia di marketing che miri all’ottimizzazione dei risultati.

  7. I leader di mercato di 10 aziende, tracciati da un’indagine di Forbes Insights, stanno acquisendo un maggior engagement ed una brand loyalty più alta da parte dei consumatori attraverso l’utilizzo dei Big Data.

  8. I Big Data consentono alle aziende di acquisire maggiori conoscenze ed operatività in tutti i settori chiave del proprio business. Generare ricavi, ridurre i costi ed il capitale in circolazione sono tre macrosettori nei quali i Big Dati stanno aggiungendo un maggior valore.

  9. La Customer Value Analytics (CVA) basata sui Big Data sta rendendo possibile per i leader di marketing, produrre esperienze per i consumatori e veicolarle attraverso tutti i canali. La CVA è oggi una serie di tecnologie adatte ad orchestrare eccellenti esperienze per i clienti attraverso le reti di vendita.

Fonte: twitter.com

Come si è visto, il valore aggiunto dai Big Data al vostro Business è tangibile. Grazie alla raccolta ed all’analisi di questi dati, è possibile creare un’informazione targhetizzata, cucita sul cliente e sui suoi bisogni. I dati costituiscono così un Santo Graal di informazioni che, se gestite nel modo corretto, possono aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di marketing. La raccolta di Big Data, l’analisi dei comportamenti, lo studio del consumatore ideale ed infine la creazione della giusta strategia di marketing è il processo che porterà il vostro business a massimizzare i risultati preposti.

Fonti:

https://www.forbes.com/sites/louiscolumbus/2016/05/09/ten-ways-big-data-is-revolutionizing-marketing-and-sales/#745997ee21cf

http://www.businesspeople.it/Business/Marketing/Big-Data-marketing-come-fare-la-differenza-103252